Commentario abbreviato:Galati 4:3028 Versetti 28-31 La storia così spiegata viene applicata. Quindi, fratelli, non siamo figli della schiava, ma della libera. Se i privilegi di tutti i credenti sono così grandi, secondo il nuovo patto, quanto è assurdo che i gentili convertiti siano sotto quella legge, che non poteva liberare gli ebrei increduli dalla schiavitù o dalla condanna! Non avremmo scoperto questa allegoria nella storia di Sara e Agar, se non ci fosse stata mostrata, eppure non possiamo dubitare che fosse voluta dallo Spirito Santo. Si tratta di una spiegazione dell'argomento, non di un'argomentazione per dimostrarlo. Le due alleanze delle opere e della grazia, dei professori della legge e di quelli del Vangelo, sono messe in ombra. Le opere e i frutti ottenuti con le proprie forze sono della legge. Ma se nascono dalla fede in Cristo, sono del Vangelo. Lo spirito della prima alleanza è di schiavitù al peccato e alla morte. Il secondo spirito di alleanza è di libertà; non libertà di peccare, ma nel e per il dovere. Il primo è uno spirito di persecuzione; il secondo è uno spirito di amore. Si rivolgano ad esso quei professori che hanno uno spirito violento, duro, imponente nei confronti del popolo di Dio. Tuttavia, come Abramo si allontanò da Agar, così è possibile che un credente si allontani in alcune cose dal patto delle opere, quando per incredulità e per aver trascurato la promessa agisce secondo la legge, con le proprie forze, o in modo violento, non d'amore, verso i fratelli. Ma non è il suo modo di fare, non è il suo spirito a farlo; perciò non è mai tranquillo, finché non torna a dipendere da Cristo. Riposiamo le nostre anime sulle Scritture e, con una speranza del Vangelo e un'allegra obbedienza, dimostriamo che la nostra conversazione e il nostro tesoro sono davvero in cielo. Riferimenti incrociati:Galati 4:30Ga 3:8,22; Rom 4:3; 11:2; Giac 4:5 Dimensione testo: |